Bulgaria: una storia di confine

Ieri 25 marzo si è celebrato a Roma il sessantesimo anniversario dalla nascita dell’Unione Europea. Per uno dei 27 stati membri il 25 marzo rappresentava anche la vigilia elettorale. Stiamo parlando della Bulgaria.

Oggi, infatti, 26 marzo, si tengono in Bulgaria, paese membro dell’Ue dal 2007, le elezioni politiche anticipate. L’Europa e la Turchia, accusata anche di aver interferito nelle questioni interne bulgare, guarderanno con attenzione i risultati in arrivo da Sofia. L’esito delle elezioni è quanto mai incerto. Andiamo, ripercorrendo brevemente la storia del paese, a vedere qual’ è la situazione.

Tra Oriente e Occidente: la storia della Bulgaria

La Bulgaria è da sempre un ponte tra Oriente ed Occidente. La sua posizione geografica ha influenzato la sua storia e la sua cultura. Oggi la Bulgaria conta 7 milioni di abitanti, con circa altri 6 milioni di bulgari all’estero, ed ha una delle economie più deboli dell’Unione europea.

Rhyton dorato, Tesoro di Panagyrishte, IV sec. a.C. Magnifico esempio dell’oreficeria tracia

Abitata anticamente dai Traci e dai Celti, i romani nel 188 a.C. invasero l’attuale Bulgaria, conosciuta allora come Tracia. La storia della regione fu lungamente legata alle vicende dell’Impero Romano.  Invasa dagli unni e da altre popolazioni nel corso del V secolo, vi si stabilirono a partire dal secolo successivo i bulgari.

I bulgari, un popolazione seminomade, proveniente dal bacino del Volga, conquistarono, insieme ad altre popolazioni slave, rapidamente l’intera penisola balcanica. Nasceva il Primo Impero Bulgaro.

I due imperi bulgari

Nel’ 864 i bizantini, gli ingombranti vicini del khan, invasero la penisola balcanica imponendo la cristianizzazione della regione. Fu, inoltre, creato, grazie all’operato di due missionari greci, Cirillo e Metodio, l’alfabeto glagolitico, l’antenato dell’alfabeto cirillico.

L’alfabeto glagolitico. Oggi in Bulgaria si usa l’alfabeto cirillico

Con il sovrano Samuele II, l’impero bulgaro toccò il suo apice. Samuele II conquistò parte della Grecia ed arrivò a minacciare la stessa Costantinopoli.

Dopo la morte di Samuele, l’impero andò incontro ad un rapido declino. Tensioni etniche e l’eresia bogomita contribuirono la sconfitta dei bulgari. I bizantini, guidati dall’Imperatore Basilio II, detto il Bulgaroctono, il massacratore dei bulgari, posero fine all’impero dei khan nel 1014. La penisola balcanica fu assoggettata a Costantinopoli.

La dominazione bizantina durò per un secolo.  Nel 1185 i bulgari si ribellarono formando il Secondo Impero Bulgaro.

Nel 1383 fu la volta dei turchi ottomani. Gli ottomani presero possesso della regione. Per 5 secoli la Bulgaria fu parte dell’Impero Ottomano.

Dall’indipendenza all’Unione Europea

Nel 1876 il popolo bulgaro si ribellò alla lunga occupazione turca. Nel 1878 si formò il terzo stato bulgaro, il regno di Bulgaria. Le grandi potenze europee, e in particolare la Francia, s’adoperarono a migliorare le condizioni economiche del regno.  Importante era il ruolo strategico del neonato stato nello scacchiere internazionale. In funzione anti-turca, in particolare.

Nella prima guerra mondiale la Bulgaria si schierò con gli Imperi centrali. Durante la seconda guerra mondiale, nonostante si dichiarasse neutrale, il regno partecipò alle operazioni belliche.

Nel secondo dopoguerra la Bulgaria entrò nel blocco sovietico divenendo una repubblica socialista. Seguirono lunghi anni di repressione, di collettivizzazione forzata ed emigrazione.

Nel 1989 il crollo del sistema comunista portò alla creazione della Repubblica bulgara. Lo stato ha affrontato i problemi del mondo post-sovietico con il passaggio ad un’economia di mercato.

Nel 2007 la Bulgaria entrò nell’Unione Europea.

La Bulgaria di oggi e le elezioni
I due contendenti: Ninova e Borissov

La Bulgaria, da sempre al confine tra Occidente ed Oriente, oggi è chiamata a scegliere il suo futuro. Il risultato appare incerto. Si prefigura un testa a testa tra Boyko Borissov, premier uscente e leader del partito di centro destra GERB e Korneliya Ninova, leader del partito socialista. Si profila un pareggio ed uno stallo politico.

Dietro ad due partiti maggiori, sono dati in crescita i movimenti nazionalistici ed euroscettici, nonostante la Bulgaria sia un paese tradizionalmente euro-entusiasta, in quanto i fondi comunitari sono vitali per l’economia del paese.

Nel processo elettorale ha interferito anche la Turchia di Erdogan. La Turchia ha, infatti, organizzato degli autobus gratuiti per facilitare l’ingresso in Bulgaria dei cittadini di etnia turca, con passaporto bulgaro, residenti nel paese della Mezzaluna. La minoranza turca, circa il 10% della popolazione, in Bulgaria ha una sua rappresentanza politica. Rafforzare, attraverso questo turismo elettorale, le posizioni filo turche in un paese dell’Ue è il malcelato intento del governo di Ankara. Si sono verificati anche degli scontri al confine.

Le elezioni in Bulgaria non devono essere considerate marginali. Numerosi sono i motivi di interesse per l’Unione Europea, alla vigilia di altri appuntamenti elettorali importanti, e per comprendere le mosse della Turchia di Erdogan.

 

 

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